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BIO

Mauro Rosati nasce a Monteroni d’Arbia, paese immerso nelle crete senesi della periferia a sud di Siena, nell’aprile del 1968. Vive attualmente in campagna a Trecciano, sempre nel senese, prendendosi cura dei suoi animali e soprattutto del paesaggio, che considera elemento indispensabile nell’ottica di un vivere sano e naturale. E del territorio senese, Rosati conserva tutte le caratteristiche: gusto della polemica, voglia di fare e una naturale propensione per il “bello”, inteso in senso che potremmo definire filosofico. Questo insieme di fattori ha sicuramente influenzato e condizionato una endemica creatività che ha applicato essenzialmente nel campo dell’agroalimentare, portandolo a introdurre metodi e progettualità decisamente originali per l’intero settore.

 

Biografia a cura di Stefano Carboni 

 

Compiuti gli studi superiori, si diploma nel 1987 e inizia come perito informatico una serie di esperienze lavorative: la prima, che dura 4 anni, lo vede ricercatore informatico in un progetto innovativo dell’Università per stranieri di Siena per l’insegnamento della lingua italiana attraverso le nuove tecnologie, con a capo il Prof. Tullio De Mauro e il Prof. Massimo Vedovelli. 

Successivamente dirige per un anno una radio senese e si impegna nella gestione di due importanti discoteche toscane, affinando le sue capacità organizzative e relazionali.

 

Nel 1993 entra in banca, in una sorta di cursus honorum che accomuna molti giovani senesi. Ma questa esperienza, pur contribuendo ad affinare una capacità organizzativa che comunque gli appartiene, non è di lunga durata. In questo periodo si impegna politicamente e viene eletto per due mandati consecutivi consigliere comunale al Comune di Siena, dal 1997 al 2005. E’ sua l’idea di riportare in Piazza del Campo i concerti; infatti nel 2000 viene nominato consigliere delegato della manifestazione ed organizzerà con Gianni Morandi una festa che ancor oggi i senesi ricordano. 

Spirito inquieto, Rosati comprende ben presto che la carriera bancaria non rientra nel suo progetto di vita.

 

Si licenzia e inizia a lavorare come amministratore delegato di un tour operator senese, con in testa però un preciso obiettivo maturato negli anni. Un progetto che si realizzerà nel 2002 con la creazione della Fondazione Qualivita. 

Ed è in questa fase che si evidenzia quella che sono forse le doti migliori di Rosati: una straordinaria capacità aggregativa, unita alla propensione per il lavoro di squadra e ad una grande facilità nel comunicare in modo chiaro e diretto le sue idee. Le istituzioni locali, Provincia, Comune e Camera di Commercio di Siena, si lasciano infatti coinvolgere dal suo entusiasmo e sostengono la nascita di questa Fondazione il cui principale scopo statutario risiede nella tutela e valorizzazione dei prodotti a denominazione di origine. 

Ed accade così che, nel volgere di pochi anni, Qualivita assurge al ruolo di fondamentale punto di riferimento internazionale nel settore dell’agroalimentare di qualità. Il tutto grazie alla capacità di inventarsi un nuovo modo di comunicare l’agricoltura e ad una serie di progetti innovativi che sono stati realizzati in modo estremamente positivo, al punto da superare l’endemica diffidenza dei molti addetti ai lavori nei confronti di realtà di questo genere. Una delle più felici intuizioni di Rosati, che attualmente ricopre l’incarico di Direttore Generale della Fondazione, è stata quella di comprendere che il mondo dell’agroalimentare di qualità non andava circoscritto ai prodotti di nicchia, di sicuro appeal ma di modesto impatto economico; a questi andavano aggiunte anche quelle realtà capaci, pur mantenendo alti standard qualitativi, di rivolgersi ad un pubblico vasto, garantendo distribuzione capillare e costi sostenibili. 

Qualivita è stata presieduta dal 2002, anno della sua costituzione, al 2006 da Paolo de Castro che lasciò l’incarico per la nomina a Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali durante il Governo Prodi. In quel periodo Rosati fu nominato Consigliere del Ministro per le politiche della qualità, dimostrandosi, anche in quella veste “politica”, sempre molto attento nel cercare di contribuire ad elevare la conoscenza istituzionale-imprenditoriale del ruolo delle politiche della qualità quale fondamentale leva di sviluppo del sistema agroalimentare. 



 

Contemporaneamente agli altri impegni, Rosati ha anche portato avanti l’attività di giornalista, food writer e conduttore televisivo collaborando attivamente come editorialista prima per La Nazione e successivamante per l ‘Unità e con trasmissioni televisive come Occhio alla Spesa e Linea Verde di Rai Uno. Il tutto senza tralasciare un obiettivo importante, quello di fornire un contributo di conoscenza e di confronto tra gli stakeholders del sistema globale della qualità agroalimentare. Proprio da questo tema comune scaturiscono in modo naturale, in un percorso tanto personale che professionale, tutti i progetti elaborati negli anni attraverso la Fondazione Qualivita. 



 

Dal 2007 Rosati ha iniziato a lavorare a un altro grande progetto, anche in vista dell’ Expo 2015, dal titolo “Nutrire il pianeta energia per la vita”: un lavoro ambizioso che ha come base il catalogare, descrivere e divulgare tutte le produzioni agroalimentari ad indicazione geografica del mondo e riunire tutti i le associazioni per creare una per sorta di “Unesco” dei prodotti di qualità. Un network che sappia dar forza ai grandi temi che il mondo agricolo dovrà affrontare nei prossimi anni, per garantire la democrazia della qualità alimentare e, soprattutto, garantire una corretta divulgazione dei prodotti di qualità. 



 

Fra le novità introdotte da Rosati, va annoverato lo Standard Qualivita, che dal 2012 offre precisi criteri per certificare la veridicità della comunicazione sulla qualità del canale Horeca. La prima azienda ad aderire allo standard è stata Mc Donald’s, che solo alcuni anni prima aveva “sbattutto” fuori dagli uffici proprio Rosati che voleva proporre i panini con i prodotti italiani. Una rivincita importante che è al tempo stesso il segnale di un cambiamento epocale e il riconoscimento alla bontà del lavoro svolto da Rosati. 

E’ grazie anche all’adozione dello Standard che numerosi prodotti DOP e IGP sono stati inseriti nei menu Mc Donald’s; da qui nasce anche l’idea di “nobilitare” l’hamburger con la Chianina IGP, consentendo anche alle razze pregiate italiane di giocare un ruolo importante nell’alimentazione dei giovani.

 

Nel 2012 si presenta da solo a Mediaset per proporre un format televisivo sul cibo da strada di qualità. Viene ascoltato ma spazi sembrano proprio non esserci. Dopo poche settimane invece viene richiamato perché il progetto ha trovato molte adesioni. E cosi nasce la trasmissione Street Food Heroes che sancisce l’ingresso per la prima volta dello street food nella Tv generalista. 

Programmata prima su Italia 2 e quindi su Italia 1, la trasmissione fa segnare ottimi ascolti e un alto indice di gradimento. Alla trasmissione realizzata nel 2013 fa seguito l’uscita per Gribaudo – Feltrinelli, della “Guida al miglior cibo di strada italiano“, di cui Rosati è autore. Una sorta di viaggio attraverso le tradizioni italiane del cibo di strada, che ha portato alla scoperta di tante realtà particolari, dalle più tradizionali alle più innovative. 

Lo street food è la riscoperta di un modo di mangiare che si deve principalmente alle nuove generazioni, alla loro curiosità, alla dimestichezza con i social e al modo di comunicare veloce, in un passaparola che ha fatto spesso la fortuna di tanti locali, e che Rosati segue con curiosità e attenzione. Nel 2014 a compimento del percorso sullo street food lancia il portale web CiboDiStrada.it, il primo verticale dedicato allo street food italiano, nato dalla collaborazione con Italiaonline S.p.A. CiboDiStrada.it riesce asubito a posizionarsi come riferimento innovativo di tutto lo street food italiano grazie a migliaia schede di recensioni dei locali e al costante aggiornamento informativo sul “fenomeno” dello street food.

 

A dimostrazione dell’importante supporto fornito al settore dell’agroalimentare di qualità, nel 2014 arriva anche un’importante nomina da parte del Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, Rosati diventa infatti Consigliere del Ministro per le politiche di valorizzazione e tutela dei prodotti agroalimentari e per le politiche digitali per la tutela del Made in Italy agroalimentare.

 

Nel 2020 pubblica il nuovo Atlante Qualivita edito da Treccani che presenta anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un incontro ufficiale al Quirinale per i 20 anni di attività della Fondazione Qualivita.

 

Attualmente è anche direttore generale di Origin Italia, l’associazione che riunisce oltre 70 Consorzi di Tutela delle principali Indicazioni Geografiche italiane del settore agroalimentare e direttore editoriale della rivista Consortium edita dall’Istituto Poligrafico dello Stato.