“Complice anche la crisi economica, ma non solo, dal 2010 in poi  il mondo del food cominciò a manifestare segni di una certa evoluzione; stavano emergendo dagli USA i primi fermenti del fenomeno del cibo di strada che, anche grazie alle nuove applicazioni social, iniziava a conoscere uno straordinario successo, avvicinando  sempre più clienti on the road. Con i collaboratori di Qualivita stavamo ragionando su come portare il mondo dei giovani alla riscoperta dei prodotti tradizionali, consapevoli che le guide o i classici programmi  di cucina non fossero gli strumenti adeguati per questo fine.  Fu allora che sui canali satellitari cominciai a vedere dei format sul cibo da strada molto ben fatti, come No Reservations di Anthony Bourdain, forse quello che attirò di più la mia attenzione; decisi quindi, con la mia amica Manuela Ronchi di Action Agency, di provare a convincere Mediaset  a produrre un format tutto italiano sul cibo di strada. Dopo un iniziale rifiuto, Mediaset fu convinta da alcuni investitori pubblicitari accorti, che avevano intuito come da lì a poco lo street food si sarebbe evoluto anche in Italia.  Nacque cosi il programma Street Food Heroes che andò in onda nel 2013 su Italia 2 ed Italia 1; seguirono altre iniziative sempre con il medesimo obiettivo: promuovere i prodotti di qualità italiani nel mondo del cibo di strada.”

 

Promuovere la produzione di qualità certificata nell’ambito della ristorazione veloce nasce dalla volontà della Fondazione Qualivita . Lo street food  rappresenta, dunque, il nuovo canale di promozione e tutela delle Indicazioni Geografiche protette, capace di raggiungere anche la fascia di mercato più difficile per i prodotti tradizionali: i giovani consumatori.

Il progetto si è articolato negli anni in diverse attività, tutte interconnesse.

La trasmissione televisiva Street Food Heroes, in onda su Italia2 e Italia1, rappresenta il terzo pilastro del progetto. Si è trattato di un viaggio all’insegna del cibo di strada italiano di qualità fra tradizione e innovazione. I protagonisti – tre intenditori del cibo, tra cui Mauro Rosati –, hanno visitato i luoghi dello street food italiano, entrando nelle cucine degli eroi del cibo di strada e mostrando che il mondo dei prodotti agroalimentari a marchio DOP IGP STG e quello dello street food possono coesistere alla perfezione.

Parte integrante del progetto è poi la “Guida al miglior cibo di strada italiano”,  a cura di Mauro Rosati ed edita da Feltrinelli-Gribaudo (2013), uno strumento realizzato per avvicinare le persone al variegato mondo dello street food di qualità. La guida contiene 136 schede di recensione e oltre 200 schede di segnalazione di attività che rappresentano nel loro complesso una prima selezione dei migliori locali street food italiani. All’interno di questa selezione sono presenti non solo i locali tradizionali, ma anche le espressioni più innovative della nuova gastronomia di strada italiana. Una bussola ha guidato naturalmente l’autore nella scelta dei locali: la qualità dei prodotti certificati DOP IGP e Biologico e di quelli a Km zero.  

Il portale CiboDiStrada.it, nato nel 2014 dalla collaborazione tra Italiaonline – prima internet company italiana – e la Fondazione Qualivita. Oggi CiboDiStrada.it è la più importante piattaforma digitale dello street food del nostro Paese, con una community di oltre 40mila utenti registrati e più di 1000 street chef. Il punto di riferimento di tutto lo street food italiano, specialmente di quello che impiega materie prime di qualità come i prodotti certificati DOP IGP e Biologici. CiboDiStrada.it offre la conoscenza dei migliori locali italiani di street food, attraverso schede di recensione, oltre ad apposite sezioni dedicate alle informazioni su gastronomia, itinerari ed eventi.

Infine la realizzazione volume, dal titolo “La qualità si fa strada – STREET FOOD – Nuova gastronomia e marketing digitale”, propone indicazioni sulle strategie di marketing digitale e alcune linee guida concrete sulla comunicazione online veicolata dai social media. E’ un manuale di facile consultazione sul rapporto tra lo Street food e le nuove regole del marketing digitale, con casi di studio concreti, che mostrano i principali elementi di successo delle imprese di settore, come la valorizzazione di prodotti agroalimentari di qualità certificati DOP e IGP, vere eccellenze nazion

Un progetto che, nel suo complesso, mette bene in luce  come l’esperienza dello street food possa diventare l’elemento originale di un viaggio alla scoperta dell’Italia e delle sue eccellenze enogastronomiche, un’avventura che tiene conto del passato e delle tradizioni, ma che si proietta verso il futuro, sperimentando il nuovo e l’originale.