Il cibo di strada è l’ultima scoperta in fatto di stili alimentari. Povero ed economico, destinato a chi aveva fretta e il portafoglio leggero, ha alle spalle tradizioni alimentari che si perdono nella notte dei tempi. Un segnale importante del suo recupero lo ha dato il Salone del Gusto che da qualche edizione ha aperto l’area “Cucine di strada”. Poi è arrivata la crisi e, malgrado l’imperversare dei masterchef stellati, le frontiere del gusto si sono spostate in strada: anche qui è possibile mangiare cose sfiziose e gustose ed esistono autentici geni per cui vale la deviazione. La transumanza stagionale di una popolazione di golosi oggi scopertisi risparmiosi favorisce anche l’attenzione della tv. I primi a parlarne in modo organico in tv sono stati il critico Mauro Rosati, la foodblogger Laurel Evans e lo chef tatuato Francesco Fichera: stanno mappando le città del Paese alla ricerca degli “Street Food Heroes”, i migliori cuochi da strada. In onda su Mediaset Italia 2 (ore 22), oggi sono a Firenze e il 28 sulla Riviera romagnola. Obiettivo finale incoronare il più bravo in assoluto e pubblicare una guida. Dal 23 giugno DMax propone invece “Unti e bisunti” (ore 22.05): un altro esperto di cibo di strada, Chef Rubio, ex rugbista, gran viaggiatore, a bordo di un’auto con rimorchio-cucina, va alla ricerca dei maestri misconosciuti del genere per sfidarli in un food contest a due che ne saggi l’abilità.