Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, coordinatore del tavolo temato su DOP e IGP e consigliere del ministro perle politiche agricole Maurizio Martina la definisce «operazione verità».

«Con l’Expo abbiamo la possibilità di portare nei nostri territori i rappresentati di 140 Paesi per far conoscere il nostro made in Italy». «Arrivare da Milano è molto semplice, potranno conoscere da vicino i prodotti, per smorzare le polemiche sull’olio toscano, per esempio» o aprire nuovi mercati.

Ma è solo una delle tre opportunità che secondo Rosati darà l’Expo al nostro mondo dell’agroalimentare, soprattutto quello DOP e IGP. «Il sistema Dop e Igp ha bisogno di un riconoscimento internazionale per affrontare mercati in tranquillità: un ambiente di tutela internazionale» che l’Expo potrebbe promuovere.

E l’operazione che sta curando l’assessore della Regione Toscana Salvadori è di fatto quello che secondo il Direttore di Qualivita è il terzo filone di intervento assolutamente necessario e che dall’Expo potrà avere un effetto moltiplicatore: «Come Toscana, possiamo rappresentare un modello di agricoltura, un modello di sviluppo da offrire ai Paesi del terzo mondo.

Abbiamo visto quanto sono stati importanti, per il modello toscano, le Dop e le Igp. Un modello di qualità che ha alla base il territorio e le piccole imprese. È un modello che si può esportare, una best practice non solo nei numeri ma anche nei fatti».