Libero – Gli incendi hanno devastato le coltivazioni russe e la siccità sta mettendo a dura prova le piantagioni di Argentina e Australia: questa è l’attuale situazione dei Paesi che sono i maggiori esportatori di grano. La situazione è critica anche negli USA e in Canda, dove si stanno espiantando i campi di grano per far spazio a soia e ad altri cereali che servono per produrre i bio-diesel. Presto, secondo uno studio condotto dalla Banca Monte dei Paschi di Siena, il prezzo del re dei cereali lieviterà e l’Italia si troverà a dover acquistare all’estero il grano a prezzi significativamente più alti rispetto a quelli del prodotto italiano. Che questo sia il prezzo da pagare per aver messo l’agricoltura al margine di un piano di sviluppo economico che oggi non ci premia affatto?