AICIG, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, accoglie con favore le proposte di modifiche presentate oggi dalla Commissione Europea nell’ambito della riforma della qualità dei prodotti agricoli, ma rileva l’assenza di una proposta, considerata fondamentale, legata alla possibilità di regolamentare i volumi di produzione.

 

Positivo dunque il riconoscimento del ruolo e delle responsabilità dei Consorzi di Tutela nonché la più dettagliata regolamentazione delle procedure di riconoscimento e di tutela delle produzioni Dop e Igp. Di contro, AICIG si lamenta per l’assenza di previsioni specifiche legate alla possibilità, per i Consorzi di Tutela, di regolamentare i volumi delle produzioni nell’ottica di garantire un elevato livello qualitativo nonché per la mancanza di disposizione specifiche legate all’uso dei prodotti Dop e Igp come ingredienti di prodotti trasformati.

 

“I produttori di Dop e Igp ed i loro Consorzi di Tutela hanno la necessità di gestire uno sviluppo armonico dei mercati e, pertanto, adeguare l’offerta alla domanda per contrastare pratiche concorrenziali scorrette sui mercati. La regolamentazione dei volumi produttivi è necessaria per garantire l’elevato livello qualitativo dei nostri prodotti. Contiamo sul sostegno del Parlamento e dei Ministri dell’Agricoltura per ottenere progressi concreti su questo punto” ha dichiarato Giuseppe Liberatore, Presidente di Aicig.

 

“Le proposte della Commissione europea rispondono positivamente ad una serie di preoccupazioni sollevate dai produttori. Il contenuto dei documenti tuttavia non entra nel merito di alcune problematiche che da anni sono evidenziate dai Consorzi di Tutela e dai consumatori finali. Ed infatti, non si riesce a comprendere la logica della Commissione che non ha approfittato della discussione legata alla nuova normativa per regolamentare a livello comunitario (in Italia esiste una normativa specifica – il decreto legislativo n. 297/04 – la cui applicazione non ha mai generato problemi) l’etichettatura dei prodotti che utilizzano come ingredienti le produzioni Dop e Igp ma si è limitata a pubblicare linee guida, strumento giuridicamente non vincolante, che potranno generare solo problemi interpretativi e confusione per i consumatori” ha proseguito Liberatore che ha poi concluso dicendo che “Aicig e tutti i Consorzi si attiveranno ora nei confronti della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo affinchè vengano inserite disposizione specifiche sulla regolamentazione dei volumi produttivi e sull’etichettatura di prodotti trasformati che utilizzano come ingredienti Dop e Igp”.