Una grande discussione politica di qui ai prossimi anni ci accompagnerà; forse non troverà adeguato spazio nei giornali di massa, nelle tv e forse neanche negli ormai angusti dibattiti dei partiti politici e delle istituzioni; ovvero la riforma della PAC. Paolo De Castro anticipa alcuni temi in occasione dell’iniziativa di Milano del 28 giugno 2010, organizzata dalla sede italiana della Commisione europea.

Noi siamo per una politica agricola robusta – dichiara De Castro – , che possa contare su risorse finanziarie importanti perchè si devono oggi affrontare sfide estremamente rilevanti che vanno ben al di là del sostegno al settore agricolo in quanto tale. Stiamo parlando dei grandi cambiamenti climatici, delle politiche ambientali, della sostenibilità, della gestione delle risorse alimentari e dell’occupazione delle zone rurali. L’agricoltura è al centro di questi e altri temi puà svolgere un ruolo sempre più importante dare risposte molto concrete ma c’è anche la necessità di fare in modo che tutto il mondo agricolo possa svolgere al meglio la propria parte”.

Un’altra grande sfida è quella di far capire all’opinione pubblica europea che la Politica agricola comune serve non solo ai 10 milioni di agricoltori ma anche a tutti i cittadini e alla capacità di affrontare con strumenti più adeguati molti dei più importanti temi sociali.

Il rapporto tra il sistema agroindustriale e le istituzioni europee ha visto il raggiungimento di un punto di equlibrio importante tra le necessità legate alla regolamentazione e ai controlli e la necessità di semplificare gli adempimenti e il rapporto con la burocrazia.

L’Europa ha un livello di attenzione e di standard qualitativi estremamente elevati, a differenza di molti Paesi che competono con le imprese europee e che esprimono delle regolamentazioni più “accessibili”.

Questo è un problema importante per le imprese – sottolinea De castro – che provoca delle diseguaglianze dal punto di vista della competitività e ovviamente anche della garanzia nei confronti dei consumatori e degli attori della filiera produttiva. Per questo è necessario che le istituzioni riescano a trovare anche sotto questo profilo un equilibrio che permetta alle imprese europee di non subire forme di concorrenza anomala“.

Videointervista a Paolo De Castro