A circa un anno dalla messa in onda su Mediaset Italia 1 della prima trasmissione tutta italiana sul cibo di strada, Street Food Heroes, e dopo quasi sei mesi dalla pubblicazione della Guida al miglior cibo di strada italiano  – edita da Gribaudo IF Feltrinelli – nasce anche il portale cibodistrada.it.

Un contributo, questo, che ho voluto dare per la valorizzazione e la crescita dell’italian street food, che mai come in questo periodo si è reso protagonista gastronomia italiana; presente a tutti gli eventi, in tv, nelle librerie e perfino nei ristoranti degli chef stellati. Ormai non si parla più di fenomeno, ma di un consolidato modo di mangiare.

Un progetto che spazia in direzione diverse per consentire davvero a tutti di approfondire e conoscere la tematica del cibo di strada che, come mi ricorda il mio amico e collega Stefano Carboni, forse sarebbe più appropriato chiamare ‘Gastronomia operaia’, sinonimo di cucina semplice, veloce ed economica un tempo appannaggio delle casalinghe o dei pochi artigiani di strada, ma oggi simbolo di una nuova Italia e soprattutto di una nuova leva di street chef che hanno dato lustro, in chiave moderna, a tante vecchie ricette italiane attraverso una creatività che forse si era un po’ persa.

Siamo quindi pronti a raccogliere i suggerimenti e l’aiuto che tutti voi vorrete darci per contribuire alla causa della ‘Gastronomia operaia italiana. È un portale questo che vuole essere in primo luogo utile, che nasce con un forte spirito di servizio e non come una vetrina per ‘attori’ della cucina, adesso tanto di moda sulle tv, sui blog e sulla carta stampata. La nostra mission è quella di indicare e raccogliere informazioni per permettere a tutti, in tutta Italia, di poter vivere un’esperienza culinaria di qualità in strada, in maniera veloce e a prezzi contenuti, cercando di evitare quei luoghi comuni del cibo dove regnano il precotto, il surgelato e lo standardizzato di bassa lega.

I locali che saranno recensiti dovranno rispondere a certi requisiti che abbiamo cercato di sintetizzare nel nostro manifesto, requisiti che consentono comunque un’interpretazione flessibile, considerato che la dinamica dello street food oggi come oggi è veramente molto ampia e presenta fenomeni di natura estremamente diversa. In questa prima versione di cibodistrada.it sono presenti circa 400 locali, che fanno parte del lavoro realizzato con la guida, ma molti altri ancora dovranno essere recensiti. Aspettiamo quindi anche i vostri suggerimenti, consapevoli dell’utilità di raccogliere le storie e i racconti di diverse esperienze, in uno spirito di condivisione e socializzazione tutto street.

Per chiudere un grazie a tutti quelli che in questo percorso hanno dato il loro contributo; in primis ai collaboratori, alla Action Agency e Manuela Ronchi, alla Fondazione Qualivita, alla casa di produzione Barter, alla Ceres, che ha avuto la sensibilità di credere ad un progetto tutto in chiave italiana, a Mediaset, alla casa editrice Gribaudo-Feltrinelli ed infine a Italiaonline che  ha messo tutta la potenza della tecnologia italiana a disposizione del Made in Italy di strada.

Con cibodistrada.it inizia una piccola rivoluzione nel mondo della ristorazione street.

Mauro Rosati
@Qualigeo