Venerdì 11 settembre, ad EXPO Milano 2015, presso il Padiglione dell’Unione Europea, Fondazione Qualivita parteciperà seminario “Innovazione e Organizzazione, Ricerca, istruzione e formazione delle indicazioni geografiche sostenibili” a cura di Arepo, l’Associazione delle Regioni Europee per i Prodotti di Origine.

Questo seminario ha lo scopo di riunire le parti interessate dei settori della ricerca, dell’istruzione e della formazione al fine di scambiare esperienze e pratiche e di definire le priorità future per lo sviluppo sostenibile delle indicazioni geografiche (IG).

L’Unione europea persegue tre obiettivi attraverso la sua politica agricola comune: garantire una produzione alimentare efficiente; garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali e azione per il clima e contribuire ad uno sviluppo territoriale equilibrato. Attraverso la protezione delle indicazioni geografiche, il sostegno e la promozione dei prodotti di origine può contribuire a raggiungere questi obiettivi, in particolare nelle zone rurali svantaggiate.

Tuttavia, il potenziale di prodotti a indicazione di origine in termini di sviluppo rurale sostenibile, all’interno e al di fuori, dell’Unione europea non è stato ancora pienamente sfruttato, principalmente a causa di una mancanza di conoscenze e competenze in questo settore. La ricerca deve continuare, al fine di sostenere e promuovere i prodotti a indicazione di origine attraverso lo sviluppo delle IG, in linea con lo sviluppo rurale sostenibile. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di integrare conoscenze e competenze specifiche dai diversi stakeholder interessati,  dalle amministrazioni locali, dai consulenti agricoli, associazioni di produttori, imprese, ricercatori, etc.

I soggetti interessati saranno invitati dalla UE e gli altri paesi interessati a presentare le loro esperienze, aprendo la discussione sulle seguenti questioni:

1. Quali sono le esigenze in termini di conoscenze e competenze per lo sviluppo sostenibile delle indicazioni geografiche?
2. La ricerca e formazione esistenti soddisfano le attuali priorità?
3. Che tipo di buone pratiche dovrebbero essere sviluppate?
La conclusione di questo dibattito contribuirà a definire nuove strategie a livello europeo.