E’ di oggi la notizia che il commissario Ue all’agricoltura, Dacian Ciolos ed il vice-ministro per la qualità cinese Sun Dawei hanno siglato a Hanghzou (Cina) un accordo che prevede il riconoscimento reciproco di 20 prodotti del patrimonio agroalimentare europeo e cinese. Pechino infatti si appresta a riconoscere 10 Dop ed Igp europee, tra cui le Denominazioni d’Origine Protetta italiane Grana Padano e Prosciutto di Parma; al contempo l’Europa sta avviando un processo di registrazione di altri 10 alimenti di qualità made in China.

 

Questo accordo permette alle imprese italiane agroalimentari di affrontare con più serenità e forse con qualche succeso in più un mercato nuovo come quello cinese ancora ricco di potenzialità. Tutto questo è stato sicuramente agevolato dall’attuazione dal principio di reciprocità  che la Fondazione Qualivita da sempre persegue. L’apertura ai Paesi Terzi del regolamento 509 e 510 sta infatti producendo i primi effetti positivi.

 

Sull’argomento è intervenuto anche Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura dell’Europarlamento e della Fondazione Qualivita, che ha ribadito:” Da oggi i nostri prodotti potranno godere di maggior visibilità e potranno guadagnarsi degli spazi importanti sul mercato asiatico. Inoltre, Dop e Igp europee, una volta riconosciute, potranno difendersi meglio da frodi e contraffazioni di cui sono costantemente vittime”.

 

“La reciprocità – ha sottolineato Mauro Rosati, Segretario Generale della Fondazione Qualivita – è l’unica strada maestra per la realizzazione di un sistema di riconoscimenti internazionale. Da sottolineare – ha poi concluso Rosati –  che tra i 10 prodotti di qualità europei riconosciuti da Pechino, ci sono anche il Grana Padano Dop ed il Prosciutto di Parma Dop, due fiori all’occhiello del made in Italy, altro che  “Eurofollia”  come qualcuno mesi fa ha dichiarato in riferimento proprio all’inclusione, nei registri europei, degli spaghetti cinesi Longkou Fen Si Igp”.