Non solo Prosciutto di Parma DOP e Prosciutto di San Daniele DOP, la nostra Penisola è terra di prosciutti famosi nel mondo ma anche di prodotti di nicchia molto ricercati. Da oltre duemila anni il prosciutto è considerato cibo prelibato. I secoli ci hanno consegnato un prodotto sempre più raffinato nelle tecniche di produzione e di stagionatura, ma dalle radici bimillenarie.
Infatti, come sottolinea Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita che valorizza e tutela l’agroalimentare made in Italy, “la grande varietà di prosciutti tutelati DOP e IGP presenti in Italia, oltre ad essere espressione di gusto, tradizione e convivialità, rappresenta, anche grazie al miglioramento nutrizionale avvenuto negli anni e alla costante riduzione nel contenuto di grassi, sale e nitriti/nitrati, la risposta adeguata alla crescente attenzione dei consumatori per i prodotti agroalimentari di qualità, con un forte legame con il territorio”.
Dei prosciutti italiani DOP e IGP, famosissimi o di nicchia, più apprezzati dagli intenditori, si parlerà con spiegazioni e degustazioni guidate da esperti norcini e degustatori, l’8 maggio alle 12,30 a TUTTOFOOD nello Spazio dedicato alla guida I Salumi d’Italia dell’Espresso curata da Sabatino Sorrentino.
I prosciutti italiani certificati sono: Prosciutto amatriciano DOP, Prosciutto di Carpegna DOP, Prosciutto di Modena DOP, Prosciutto di Norcia DOP, Prosciutto di Parma DOP, Prosciutto di San Daniele DOP, Prosciutto di Sauris IGP, Prosciutto Toscano DOP, Prosciutto Veneto, Berico- Euganeo DOP, Crudo di Cuneo DOP.
Fonte: Repubblica.it