Secondo recenti stime la popolazione mondiale dovrebbe aumentare del 30% entro il 2050. Il vero problema dunque sarà come riuscire a sfamare l’intero Pianeta, impresa ardua che già oggi rappresenta una continua sfida per l’uomo. Come poter fare quindi per riuscire a sfruttare al meglio le risorse mondiali? Le strade percorribili, come si sottolinea bene nell’articolo riportato sotto di La Repubblica, sembrano essere principalmente due: la prima ci richiede di continuare ad investire ed a credere nella tecnologia applicata all’agricoltura; la seconda, paradossalmente ma anche parallelamente, ci impone di sviluppare sempre più un’agricoltura organica e sostenibile. Secondo quanto affermato da studi ONU, proprio l’agricoltura sostenibile sarebbe in grado di sfamare il mondo almeno quanto quella “industriale”, contribuendo inoltre alla lotta contro l’effetto serra. Il problema però va visto anche sotto un’altra ottica: è vero infatti che generare nuove risorse alimentari per un sempre crescente numero di persone è difficile, ma è altrettanto vero che per non ritrovarsi in situazioni critiche occorre, già da ora, provare a cambiare la mentalità dei consumatori. L’atteggiamento sbagliato nei confronti del consumo genera infatti una spirale di conseguenze che spesso si riverberano sull’economia globale. Come sostengono alcuni sociologi, i Paesi ricchi attraggono risorse dal resto del mondo, restituendo in cambio scorie inquinanti e spesso tossiche. Questo significa che un atteggiamento di consumo più consapevole potrebbe certamente portare ad un miglioramento della condizione ambientale, alimentare ed economica del Pianeta.