Consigli, curiosità, piccoli appunti e note per una spesa veramente DOP. Questa settimana parleremo di Prosciutto di Parma DOP, Olio Chianti Classico DOP,  Marrone del Mugello IGP e Uva di Mazzarrone IGP.  Un taccuino della spesa creato appositamente per Siena News, tratto dalla rubrica La spesa DOP della trasmissione televisiva OCCHIO ALLA SPESA,  in onda ogni venerdì su Rai Uno, in cui io e Alessandro Di Pietro facciamo conoscere ai consumatori italiani qualcosa in più sul patrimonio agroalimentare del nostro Paese. Suggerimenti su come riconoscere i diversi prodotti, dove trovarli, come gustarli e in che modo conservarli. Ma anche cosa li lega ai diversi territori e piccoli aneddoti legati alla loro origine.
Prosciutto di Parma DOP
-Il Prosciutto di Parma DOP è un prodotto di salumeria ottenuto dalle cosce dei suini che devono  pesare almeno 145 kg ed avere oltre nove mesi di età.
-Il sapore è delicato e dolce, poco salato e con un aroma particolare.
-Ha origine  in epoca rinascimentale, già presente anche nella  corti del Duca di Modena
-Il prosciutto non consumato non veniva scartato ma riutilizzato per altre ricette come nei  tortellini.
-Se sgrassare o no il prosciutto di Parma dipende solo dai gusti personali
-E’ indicato anche per chi deve osservare un regime ipocalorico
-Ha un  basso contenuto di colesterolo, paragonabile alla carne di vitello, pollo, coniglio.
-100 g di Prosciutto di Parma apportano circa 280 Kc, circa 150 Kcal con il prodotto privato del grasso  visibile.
-E ’ perfetto  anche per l’alimentazione dei più piccoli perché è senza conservanti, coloranti, nitriti e  nitrati
-Il prosciutto in vaschetta rappresenta oggi oltre il 30% del totale export, in vaschetta mantiene le  stesse caratteristiche che al banco del taglio
-Il Prosciutto di Parma si può affettare e confezionare solo in zona di produzione, sotto il controllo  dell’istituto di certificazione IPQ.
-Buono al naturale con pane o  frutta.
-Negli ultimi anni gli chef migliori del mondo hanno evidenziato gusto e versatilità di questo prodotto  crendo piatti molto fantasiosi, anche per cuocere il pesce, o arrotolato sui gamberi.
Olio Chianti Classico DOP
-Olio toscano. La zona di produzione, si estende sui comuni delle province di Siena e Firenze.
-Quattro  le cultivar che devono essere presenti per l’80% nella DOP: Leccino, Frantoio, Correggiolo e  Moraiolo.
-In Toscana c’è una tradizione millenaria legata all’olio. L’olivo anche oggi è parte integrante del  paesaggio chiantigiano.
-Armonia fra sapore e odore è la caratteristica di questo olio che ha  uguale intensità di profumi e di  sapori.
-E’ intenso al naso e intenso alla bocca.
-Ci vuole esperienza per fare questo olio. Da un albero in media si ricava una bottiglia da 750 dl
-Ottimo per il consumo a crudo, per insaporire zuppe, carni alla brace e verdure.
-Ingrediente ideale per  piatti tipici della gastronomia toscana, come  ribollita,  panzanella, o sulla  bistecca fiorentina
-Adatto  anche su un pesce non troppo saporito.
-Non si trova nella GDO
-La DOP è garanzia di salubrità, garantisce dalle frodi.
-Molto richiesto dal mercato estero,  che richiede garanzie come la certificazione dell’assenza totale di  stalati, i residui delle tubature.
-Per i ristoranti esiste  una confezione apposita da 100 ml con il Gallo Nero
Marrone del Mugello IGP
-Ottima produzione 2010, buona annata.
-E’ una selezione del Marrone fiorentino avvenuta nei secoli
-Dolce, leggermente farinoso, molto saporito
-Destinato quasi interamente al consumo fresco per sapore, pelabilità e dimensione
-Viene commercializzato  con scritto fresco curato, dopo un trattamento assolutamente naturale che  ne garantisce una conservazione fino a due tre mesi dalla raccolta
-Questa “cura”consiste nell’immersione dei marroni in acqua di fonte per 8 giorni. Si produce una  leggerissima fermentazione che  previene le muffe nere.
-Una parte della produzione   viene usata  anche per la trasformazione dolciaria, in marron glacé , e  commercializzata con la scritta marron glacés provenienti da Marroni del  Mugello IGP.
-I marroni che si vedono venduti arrostiti agli angoli delle strade, generalmente enormi e con  pochissimo sapore, vengono  da Turchia, Cina o Sudafricani.
-I Giapponesi  vengono a comprare il marrone del Mugello e lo mischiano con i loro per dare maggior  sapore al prodotto finale.
Uva di Mazzarrone IGP
-E’ un’uva  prodotta in Sicilia, ha acini  bianchi, rossi e neri
-La bianca è più succosa  e dolce
-L’acino della rossa è più pastoso e il gusto meno dolce,
-La nera è molto dolce  e la consistenza è una via di mezzo  fra  bianca  e rossa.
-Percentualmente viene prodotto il 65% di bianca IGP, il 10% di rossa IGP e il 25% di nera IGP
-Con i grappoli rossi scartati, che non sono perfetti per essere commercializzati, viene realizzata una  linea di cosmetici, per le proprietà antinvecchiamento della buccia ,grazie al  resveratrolo.
-A metà settembre a Mazzarrone si svolge un festival dedicato a questo prodotto. Vengono fatte delle  vere e proprie sculture con gli acini d’uva.
-La bianca è in commercio fino a dicembre grazie alla particolare  tecnica di coltura. E’ comunemente  detta uva Italia,
-Per proteggerla viene  coltivata sotto tendoni  di pvc che la proteggono  dalla pioggia e dalle  intemperie.
-La nebbia è il peggior nemico di questa coltivazione, danneggia il raccolto.