Che le politiche agricole non siano più uno spazio di discussione solo per gli addetti ai lavori è ormai chiaro; Expo ci ha dimostrato che esiste una larga parte della società che desidera confrontarsi con queste tematiche ed è per questo che il Partito Democratico ha sentito la necessità di coinvolgere oltre 60 relatori, soprattutto giovani, con esperienze diverse per discutere del  futuro agricolo del  nostro Paese, al forum #GenerazioneAgricola che si è tenuto sabato scorso a Bologna. Il Ministro  Martina nel suo intervento conclusivo è andato oltre prefigurando come  alcuni dei problemi profondi che sta vivendo l’Europa – occupazione ed immigrazione – possano trovare idonee soluzioni anche  attraverso l’agricoltura con la cooperazione e l’innovazione.

 

Non è stata la solita passerella; i relatori che hanno il parlato dal palco della fiera di Bologna hanno fatto interventi concreti, analizzando i problemi e portando proposte progettuali che potranno essere elaborate dal mondo politico sin da subito.

Che si faceva sul serio si é capito già dalle prime battute quando, alla tavola rotonda dove hanno partecipato le maggiori organizzazioni di settore,  Il Presidente di Confagricoltura Guidi ha detto a chiare note che la PAC così come è non funziona, anzi è stato un male per le imprese, prefigurando una revisione totale del modello. Importante anche il richiamo di del Presidente di CIA Scanavino,  sul tema del Made in Italy ormai delegittimato dalla troppa informazione negativa  che viene prodotta dai media in Italia e all’estero.

 

La Regione  Emilia Romagna  con le parole del suo Presidente Bonaccini, del suo Assessore regionale Caselli e del Sindaco di Bologna Merola si candida a mantenere la leadership italiana non solo per i prodotti tradizionali ma attraverso un serio investimento in innovazione e ricerca , che secondo il segretario regionale PD Calvano porterà sicuramente  occupazione. Proprio in questa direzione il progetto FICO rappresenterà, secondo Il professor Segrè, una grande scommessa per tutta la regione.

 

Una bella lezione di futuro agricolo è arrivata da Giovanni Savino, ideatore di una startup pugliese chiamata Vazapp, che spiega molto bene come i nuovi produttori si incontrano attraverso gli hub rurali, e da  Giovanni Corti che ribadisce come  la nuova agricoltura possa svilupparsi attraverso un patto locale fra imprenditori e consumatori con il “crowfunding“. Sonia Massari, direttrice di Gustolab, invoca la “transcidiplinarità” per capire come le tecnologie cambieranno il modo di produrre e mangiare.

 

Anche dal mondo politico sono arrivate riflessioni concrete: la senatrice Bertuzzi, le onorevoli Mongiello e Cenni hanno ribadito il loro impegno in prima fila  alla lotta alla  contraffazione alimentare. Come suggerisce la consigliera regionale della Lombardia Mainini, per combattere questo fenomeno serve forse una mentalità strategica più incisiva.
Paolo de Castro, dal suolo ruolo di parlamentare europeo, invita a fare una seria riflessione sul TTIP perché rappresenta per l’Europa un saldo attivo di 100 MLD nei rapporti commerciali.

 

Altro tema scottante che è stato affrontato è quello della legalità con l’imprenditrice siciliana Giovanna Castagna che invita il governo e tutta la società a fare di più perché la lotta alla criminalità in agricoltura è una lotta per la dignità dei lavoratori.

 

Il Presidente di Coldiretti Moncalvo dà atto che questo governo è riuscito dove altri non sono riusciti; ovvero nel rimettere al centro l’agricoltura e non lasciarla come mera fornitrice di materie prime. Gli fa eco il Presidente della Commissione agricoltura Sani che rivendica come la politica in questi anni ci sia stata come non mai, pur dovendo ancora recuperare ritardi clamorosi del passato. Per questo  motivo l’onorevole Capozzolo, responsabile PD agricoltura ed organizzatrice del Forum, parla di questo appuntamento come di un punto di partenza per il partito ed insieme al Ministro Martina esprime la necessità di replicare iniziative come queste in altri territori.

 

L’agricoltura vive una fase importante, c’è più consapevolezza ma non bisogna accontentarsi e il percorso da fare è lungo. In Italia abbiamo ancora molte contraddizioni da risolvere, ribadisce il Ministro Martina, ed occorre fare scelte oggi sapendo che saranno utili domani. Ma il compito vero della politica non è solo quello di dare risposte ai problemi, ma anche di far crescere consapevolezze per affrontare il futuro.

 

Una riflessione per capire come sarà questo futuro è iniziata al Forum di  Bologna, sia  per l’agricoltura italiana che per il ruolo del Partito Democratico in questo settore.

 

Mauro Rosati
Direttore Generale Fondazione Qualivita