La scommessa di un piccolo comune alle pendici del Monte Amiata in provincia di Grosseto è quella di far rinascere il proprio paese attraverso un prodotto che ne è stato l’emblema nel suo passato; l’olio di Seggiano prodotto con una cutlivar  molto autoctona : l’olivastra seggianese. Con l’arrivo del riconsocimento della DOP da parte della UE, il sindaco Daniele Rossi ed i pochi imprenditori rimasti a Seggiano stanno cercando di costruirsi un futuro.

Grazie a qualche finanziamento pubblico e privato il Comune di Seggiano ha riqualificato il centro storico sia con la metanizzazione che con la nuova rete dell’acquedotto. Insieme a questi lavori si è tato vita ad un progetto legato al mondo dell’Olio con la realizzazione di un Museo dell’Olio, di un Olioteca davvero avveniristica, di un piccolo spaccio di prodotti locali e di un opera d’arte che è una via di mezzo fra arte contemporanea e un esperimento botanico. Ovvero si cercherà di far crescere un’olivo con le radici dentro una vecchia cisterna utilizzando le tecniche delle colture idroponiche. Un’impresa che sarà seguita dal Prof. Stefano Mancuso direttore del LINV (Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale) che devo dire è uno di quegli scienziati che ci invidiano un po’ in tutto il mondo anche perchè riesce a spiegare cose difficili con semoplicità.

A pochi minuti dal centro abitato di Seggiano c’è un il famoso giardindo dell’artista di Daniel Spoerri che è meta turistica di migliaia di visitatori ogni anno. Il tentativo è quello di far conoscere l’olio e magari venderlo a chi viene da queste parti perchè attratto da l’ambiente della montagna oppure dalle famose opere dell’artista Spoerri.

Questo ambizioso progetto che è molto vicino a diventare realtà, perchè molte delle opere sono state gia finite, è stato presentato il 26 giungo 2010 a Seggiano alla presenza delle autorità locali e sopratutto tutto la cittadinanza. Dopo il convegno una visita alle opere e soprattutto il pranzo a base di Pici, scottiglia e pecorino. Da non dimenticare che a Seggiano a metà agosto c’è la Sagra dei Pici e uno dei caseifici più importanti della Toscana Sud che produce un formaggio con la cera d’api. Da provare per gli amanti del formaggio fresco. In zona il ristorante da Silene alla Pescina.

A partire dalla stagione olivicola 2010 sarà prodotto l’Olio Seggiano DOP. Il prossimo appuntamento sarà a Novembre nel frantoio di Seggiano per assaggiare questo unico monocultivar  che ha il sapore di banana, carciofo, pesca ed erba…. staremo proprio a sentire!!!!

Per saperne di più

www.consorzioolioseggiano.it

www.comune.seggiano.it