“QUALIVITA” CON IL SOSTEGNO DI BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA PROPONE UN PIÙ CHE AMPIO CONFRONTO
Capofila dell’agroalimentare
Mantova quale prima tappa del viaggio tra i Distretti d’eccellenza “Expo 2015”: occasione per lanciare la cultura del cibo di qualità
Il proposito è nobile: valorizzare le eccellenze agroalimentari del Bel Paese tramite un tour che tocchi i Distretti italiani del gusto e dei sapori; per arrivare poi all’Expo 2015 con un piano di forniture alimentari che coinvolga i territori lombardo in primis e italiano.
Questo viaggio ha visto come prima tappa proprio il capoluogo virgiliano.
I; intento è quello di attivare un confronto con gli operatori del settore su aspettative, tendenze, nuovi strumenti promozionali e di finanziamento, che sono sempre più necessari per affrontare con successo la competizione sui mercati nazionali e internazionali.
Sull’onda lanciata dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano, quali “padroni di casa” per l’Expo 2015, si sono riuniti a Mantova, per il convegno patrocinato da Banca Monte dei Paschi di Siena, la Fondazione Qualivita, nella persona del segretario generale Mauro Rosati, Fabrizio Grillo, per le Relazioni Istituzionali della Direzione Sviluppo tema Expo 2015, Bruno Fortichiari, responsabile prodotti specialistici della
BMP, l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Mantova, Maurizio Castelli, Paolo Carra, presidente Consorzio Latterie Virgilio, Maurizio Ottolini, vice presidente Agrisviluppo e presidente Confcooperative Mantova e Paolo Voltini, presidente Consorzio Casalasco del Pomodoro.
Scelta
La scelta di Mantova come prima tappa del viaggio è ben spiegata dall’assessore Maurizio Castelli, che afferma come “l’esempio agroalimentare virgiliano sia un modello sostenibile e reale e quindi estendibile all’Europa intera”. E aggiunge: “Bisogna solo fare uno sforzo ulteriore per essere compresi”.
Mentre Paolo Carra, presidente Consorzio latterie Virgilio, domanda che tipo di agricoltura vogliamo per il futuro?
La risposta arriva indirettamente da Maurizio Ottolini: “Non siamo in grado, con la nostra agricoltura, di fronteggiare la quantità di prodotti che paesi come il Brasile o gli Stati Uniti sono in grado di mettere sui mercati. Il nostro modello di riferimento deve saper puntare sulla qualità dei prodotti, anche se locali e di nicchia”.
Mauro Rosati, a tal proposito, solleva il tema della tutela dei prodotti legata ai problemi del settore agroalimentare italiano in rapporto al mondo globalizzato. “Non possiamo registrare ogni prodotto come DOP, IGP o STG – spiega Rosati perché la diretta conseguenza di questa corsa alla catalogazione sarebbe un abbassamento sistematico del
la credibilità stessa del sistema di tutela agroalimentare. I; Italia, con 211 prodotti registrati dall’Unione europea, è già il Paese leader nell’indicizzazione, ecco perché l’Expo 2015 di Milano guarda con interesse ad una vivace presentazione del pedigree alimentare italiano.
“In veste di segretario di Qualivita – spiega sempre Rosati – posso garantire il massimo impegno per assicurare una comunicazione capillare anche nelle altre regioni, nel tentativo di accentrare l’Italia intera verso l’Expo. Strumento per questo itinerario è l’Atlante Qualivita dei prodotti agroalimentari DOP, IGP, STG”.
Expo
Fabrizio Grillo conferma come l’Expo di Milano punti alla valorizzazione dei prodotti del territorio, provenienti dalla regione Lombardia e dal resto d’Italia. Spiega, infine, come sarà sviluppato il sito su cui si svolgerà l’Expo: “Si tratta di 110 ettari a Nord-Ovest di Milano, su cui saranno tracciati un cardo e un decumano, sullo stile degli antichi romani, che daranno forma alla spina dorsale di tutta il zona, attorno ai quali poi sorgeranno tutti i progetti edilizi correlati, per un totale di oltre 1 miliardo di euro investiti. Prevediamo una partecipazione espositiva di 155 Paesi”.
Il convegno di Mantova si è poi chiuso con una degustazione di “Rosso 1472”, la magnum di Chianti Classico DOCG Riserva 2006, presentata anche al “Vinitaly” di Verona, che è stata offerta da Banca Monte dei Paschi di Siena, che ha ospitato l’evento di Mantova.
Paolo Novelli