Il ministro Catania: «Prima il monitoraggio9 poi 135 milioni di euro all’Emilia-Romagna»

Il terremoto ha inferto un durissimo colpo a quello che rappresenta uno dei territori italiani più conosciuti a livello internazionale. Una catastrofe che si è abbattuta devastando un territorio estremamente produttivo, considerato la Food Valley italiana, dove si concentrano le nostre produzioni di eccellenza più rinomate all’estero. Grana Padano e Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e Aceto balsamico, di Modena e di Reggio Emilia. Tutti colpiti dalla violenza del sisma.

Per far ripartire l’intero sistema ci vorranno tanti anni ed enormi investimenti. Si potrà intervenire sulle strutture in tempi anche relativamente brevi, ma ci vorranno tempi lunghissimi per avere di nuovo quei prodotti che necessitano un invecchiamento che può richiedere fino a 12 anni, come per gli aceti balsamici più pregiati. E lo stesso Ministro delle politiche agricole, Mario Catania, a rispondere alle nostre domande, spiegando quali sono gli interventi immediati previsti dal Ministero in soccorso di queste imprese.

 

«Prima di tutto abbiamo attivato un monitoraggio per valutare l’effettiva entità dei danni. Ci siamo messi in contatto da subito con l’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni, per fare il punto della situazione e dare risposte concrete il prima possibile. Il Governo nel Consiglio dei Ministri di mercoledi scorso ha sospeso le imposte, a partire dall’Imu. E di concerto con le Regioni già l’altro ieri ho dato il via ai primi interventi per l’agricoltura dell’Emilia».

Che cosa prevedono questi interventi?

«Oltre alle misure di carattere generale, varate mercoledì con decreto legge e applicabili alle imprese, cercheremo di mettere rapidamente a disposizione dell’Emilia-Romagna nuove risorse per un totale di 135 milioni di euro. Una cifra che proviene in parte dal potenziamento del Programma di sviluppo rurale destinato all’Emilia-Romagna, realizzato anche grazie all’iniziativa presa dalla Commissione Politiche Agricole e presentata dal Coordinatore degli Assessori regionali, Dario Stefano, per cui le altre Regioni devolveranno all’Emilia una quota dei fondi precedentemente assegnati ad esse. Mentre per il resto delle risorse stiamo studiando una rimodulazione delle quote di cofinanziamento nazionale e poi il Governo sta lavorando per l’attivazione di nuovi fondi».

Che cosa farete invece una volta completato il censimento dei danni?

«Attiveremo misure di aiuto del Fondo di solidarietà nazionale per i danni causati alle produzioni, alle strutture aziendali e alle infrastrutture connesse all’attività agricola. Potrà essere concesso anche l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali, in scadenza nei dodici mesi successivi all’evento!»

E peri danni ai prodotti e alle scorte delle imprese?

«Anche per questi abbiamo ovviamente una grande attenzione, in particolare sappiamo quanto sia difficile la situazione degli stabilimenti di maturazione dei formaggi Dop e abbiamo già in corso misure per la dislocazione del prodotto delle imprese danneggiate al di fuori della zona di produzione prevista dai disciplinari».

E sul fronte europeo?
«In linea generale – conclude il Ministro Catania -, il Governo ha attivato le procedure previste a livello comunitario per far partire le misure per le catastrofi naturali. Nell’ambito specificamente agricolo, invece, stiamo lavorando per fare in modo che l’Unione europea, verificata la disponibilità di bilancio, consenta agli agricoltori delle aree colpite di ricevere un acconto del 50% sui contributi previsti dalla Politica agricola comune (regime di pagamento unico) a partire dal prossimo luglio, in anticipo di cinque mesi rispetto ai tempi stabiliti dalla normativa comunitaria».