Oggi (ieri ndr), leggendo gli articoli relativi alle nuove norme sull’ etichettatura sul cibo, mi è venuto da chiedermi , se la coda alla vaccinara e la polenta veneta, usate come prodotti per il pranzo della riconciliazione fra Nord e Roma, avessero avuto una corretta etichetta con la scritta Made in Padania e Made in Roma. La questione può sembrare peregrina, ma non è così, perché potrebbe essere facile oggi trovare sugli scaffali della GDO sia la polenta fatta con un mais coltivato in America, sia  la carne di mucca allevata in Francia, ma con la scritta Made in Italy.

Che il tema della trasparenza delle informazioni, soprattutto quelle relative al cibo, sia una questione fondamentale per i consumatori ed anche per il nostro settore agroalimentare, è fuori dubbio, come è anche positivo che il Parlamento italiano se ne occupi; quello che eviterei però, sono le esaltazioni riportate spesso sui media. Questo per due ragioni fondamentali. La prima, che è bene ricordare a tutti, sia ai parlamentari che ai giornalisti, che qualsiasi decisione adottata dal nostro Parlamento rimane un principio politico che non è direttamente applicabile perché deve essere comunque conforme alle norme comunitarie; è bene essere chiari per non prendere in giro agricoltori e consumatori. Resta inteso che la vera battaglia dovrà avvenire a Bruxelles, dove il giorno 8 dicembre, il commissario Ciolus presenterà il pacchetto qualità in cui potrebbero essere inserite queste norme. La seconda ragione è che, se la crisi persiste senza interventi di sistema, la nostra agricoltura rischia veramente molto. I fronti aperti sono tanti e soprattutto, richiedono un’ attenzione diversa. Rincorrere le varie criticità che si presentano volta volta sembra non produrre effetti positivi. Ripensare l’agricoltura con un nuovo piano nazionale resta l’unica strada.

Molte presto, ma spero proprio di no, potremmo trovarci nella situazione paradossale di  avere finalmente un sistema di etichettatura chiaro e trasparente, senza però avere materia prima o prodotto finale su cui apporre la scritta Made in Italy!
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