Ogni tanto fa bene al pensiero soffermarsi. Il ritmo frenetico della vita quotidiana difficilmente lascia spazio alle riflessioni più pacate. Preparando la lezione del Master del Gambero Rosso, nei giorni precedenti, ho avuto modo di ripercorrere lentamente questi ultimi anni di lavoro; tante cose fatte, alcune anche sbagliate, altre giuste.

Quale potevano essere le cose da insegnare o da raccontare, oltre ai numeri o dati che si trovano facilmente ovunque? Quale valore aggiunto potevo trasmettere dopo 10 anni di esperienze nel mondo agroalimentare?

Ed ecco che allora anche una lezione di sei ore ad un Master può servire per fare un breve viaggio all’indietro; 120 slides possono rappresentare un riassunto e soprattutto una buona scusa per ripensare in maniera più pacata a tutte le mie esperienze. Come sempre quando cerchiamo di insegnare qualcosa il giudizio spetta a chi sta dall’altra parte ad ascoltare.

 

In breve qui sotto sono le mie annotazioni sulle considerazioni finali che ogni studente del Master ha fatto a conclusione della lezione:

 

@Nazzarena Barni-Fritsch

Far capire alle imprese di utilizzare bene i fondi europei (ormai agli sgoccioli!!!) è un ottimo inizio.

 

@Eleonora Antonelli

I consorzi devono essere messi nelle condizioni di operare meglio.

 

@Federico D’Angelo

Expo 2015 progettualità condivise per il rilancio delle imprese agroalimentari italiane

 

@Flavia Buratti

Sensibilizzare di più i consumatori per un’alimentazione diversa.

 

@Alessio Filipponio

La Banca dati dei Gusti dei Social Network uno strumento da sfruttare di più in futuro.

 

@Bernardo Toccafondi

La “maturazione” del sistema delle IG una chiave per lo sviluppo dell’agroalimentare di qualità.

 

@Andrea Onorati

Fare a patti con il Diavolo (MCD) e sfruttare i NEW MEDIA la soluzione per il food di qualità.

 

@Paolo Ceglie

Le denominazioni italiane sono tutte di qualità?

 

@Matteo Ventricini

Le denominazioni hanno abbassato lo standard di qualità per rendere i prodotti più convenienti.

 

@Marta Salvatori

Controllare di più i prodotti per tutelare i consumatori.

 

@Eleonora Bernardi

Il futuro si presenta incerto con i paesi emergenti che si affacciano sul mercato del food.

 

@Fusilli Arianna

Il progetto  MCD è geniale perchè fa conoscere i nostri prodotti ed aiuta l’agricoltura.

 

@Luana Vattimo

La competenza imprenditoriale insieme alla certificazione del prodotto.

 

@Caterina Pamphili

La propensione al profitto maggiore da parte della distribuzione sono un ostacolo allo sviluppo dei prodotti di qualità.

 

@Sara de Bellis

Fare accordi di distribuzione per le piccole imprese.

 

Bella esperienza da rifare. Ciao Ragazzi e buon natale!